Artist Profile

Milo

Nasce a Brescia nel 1963

Artist Profile

Milo

Nasce a Brescia nel 1963

Chi e Milo

Lorenzo Mucchetti, nome d’arte Milo, nasce a Brescia nel 1963 e da quasi 40 anni lavora nel mondo pubblicitario. Dopo gli studi di perito aziendale corrispondente in lingue estere, si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio. Successivamente comincia la lunga carriera nel mondo della comunicazione che gli ha dato l’opportunità di lavorare fianco a fianco con grandi multinazionali.

È stato proprio destreggiandosi nel mondo pubblicitario che Mucchetti ha affinato il suo spirito di osservazione e ha compreso che la comunicazione stessa è arte che modella la vita quotidiana. Capire come le persone reagiscono a un messaggio, riproporlo e verificarlo, è l’insegnamento che successivamente Mucchetti ha trasferito nel concetto di arte rappresentato da Milo

La nascita del movimento

La corrente nasce nel 2000, quando l’artista sente il bisogno di manifestare il proprio pensiero critico attraverso espressioni artistiche.

Con la Realtà Permanente Milo vuole rovesciare l’idea secondo cui le cose hanno valore solo nel modo in cui vengono proposte. Milo crede, invece, che il vero valore sia nelle cose stesse, unico autentico che resiste al passare del tempo, portando alla luce valori inattaccabili perfino dall’incuria profonda dell’uomo. Il valore vero delle cose rende la Realtà Permanente di fronte all’inevitabile scorrere del tempo e all’azione irresponsabile dell’uomo che, volontariamente o meno, offusca le bellezze del mondo. I primi soggetti a rappresentare il concetto di Realtà Permanente sono i monumenti italiani, che rappresentano il 50% del Patrimonio culturale mondiale ma spesso vengono dimenticati e poco valorizzati. È così che le opere d’arte di Milo diventano anche una sottile denuncia alla noncuranza dell’uomo nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali.

L’auspicio dell’artista è che la Realtà Permanente possa suscitare un’autocritica negli occhi dello spettatore, spingendolo a mobilitarsi a favore della valorizzazione del nostro patrimonio artistico.

Passato e presente in un’unica opera

Concetto alla base di tutte le opere di Realtà Permanente è la doppia dimensione temporale. Sulla stessa tela si fissano due momenti distinti: il presente, macchiato dal passaggio del tempo e dell’uomo, e il passato, momento in cui il soggetto è nato ed era apprezzato in tutto il suo valore.

Nel complesso si vede l’unicum del soggetto, che però, osservato da vicino, è marcato dalla divisione di questi due tempi

Il processo di “sfogliazione”

Tutte le opere di Realtà Permanente sono caratterizzate dalla “sfogliazione”, un processo di creazione artistica legato al concetto del tempo.

Si tratta di una tecnica mista: dapprima Milo crea una composizione di più immagini sovrapposte e incollate una sull’altra che danno vita ad una sorta di manifesto, il quale viene solo successivamente applicato sulla tela. Qui ha luogo la “sfogliazione”, il momento dello strappo delle immagini più esposte per rivelare una parte di quelle sottostanti, rimaste intatte al passaggio dell’uomo, annullando concettualmente il tempo trascorso.

Sulla superficie, infatti, si notano le tracce dell’uomo lasciate sul soggetto, incarnate da frammenti di oggetti d’uso comune e orme di scarpe che calpestano la bellezza e il valore delle cose. Al contrario, l’immagine più profonda è rimasta intatta e rappresenta la pura essenza della contingenza che resiste al tempo.

Le orme e i residui di cultura pop

L’impronta dell’uomo sui quadri è come la firma di Milo su ogni sua opera. Le orme segnano in modo evidente il passaggio dell’uomo, il quale nel corso del tempo si è dimenticato del valore vero delle cose, calpestandolo. Le opere di Milo si collegano direttamente al gusto pop degli anni Sessanta che risalta soprattutto attraverso le cromie accese degli schizzi e i residui di oggetti di uso quotidiano, come pacchetti di sigarette, tappi di bottiglie, carte di caramello e altro che l’uomo lascia nell’ambiente noncurante del danno che provoca. Nell’azione di dripping Milo utilizza principalmente 3 tinte forti: il nero a significare l’inquinamento che l’uomo ha generato, il rosso per identificare le azioni vandaliche che volutamente vengono rese alla bellezza che ci circonda e il bianco che invece denuncia l’inevitabile deterioramento di ogni bene dovuto al passare del tempo se l’uomo non pone rimedio.

Gli omaggi d’autore

Milo ha voluto dedicare un ciclo di proprie opere per omaggiare lo stile artistico dei principali maestri dell’arte moderna e contemporanea che hanno ispirato il suo pensiero artistico. L’ispirazione nasce durante il lockdown dettato dalla pandemia, un periodo di isolamento dall’arte. Milo ha così reinterpretato opere di artisti del calibro di Fernandez Arman, César, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Andy Warhol, Liechtenstein, Tano Festa, Alighieri Boetti, Mondrian, ecc. portando sempre il suo concetto di Realtà Permanente.

Milo vuole che le opere di questo ciclo vengano volutamente proposte ad un prezzo POP al fine di facilitare la divulgazione dell’arte.

1992

Silecen & Noise

Museum of Academy of Fine Arts, Omsk, Russia.

1998

Animality

Gallery 24, Dortmund, Germany.

2003

Solo exhibition

“Bistro Gallery”, Kerson, Ukraine.

2008

External & Simple

Museo de la Ciudad, Guadalajara, México.

2016

Animality

Gallery 24, Dortmund, Germany.

Opera d’arte

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